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L’importanza delle mappe catastali in una contesa fra privati
Un evento accaduto a Ripa Teatina (Chieti) sembra aver riportato due concittadini ai tempi del Medio Evo, quando la delimitazione e le proprietà dei terreni erano argomenti frequenti.
Un coltivatore diretto si è rivolto al Comune per ottenere lo spostamento di una strada che attraversa il suo vigneto, oggetto della controversia con il vicino di casa, consigliere comunale.
Invece della ridefinizione della via a favore del contadino, l’ente a cui egli si è rivolto decide di spostare la strada nella direzione della sua proprietà e, così facendo, tra lavori, vigili e operai, viene demolito il pozzo di cui il coltivatore si è sempre servito per irrigare la vigna.
Poiché il vigneto è la sua unica fonte di reddito, il contadino ha deciso di assumere un legale per far valere la sua causa: l’accusa consisterebbe in abuso di ufficio e danneggiamento da parte del Comune.
Dal momento che la strada oggetto della contesa era da anni considerata vicinale e non comunale, quindi richiedendo da parte del Comune solo funzioni manutentive, l’ufficio tecnico dell’ente non avrebbe dovuto avere alcun diritto di eseguire un qualsiasi intervento sulla proprietà del contadino. Egli riferisce che, in ogni caso, si sarebbe dovuto aspettare “l'esito del giudizio civile per modificare lo stato di fatto di quei luoghi”.
Come mai, dunque, il Comune ha agito a danno del coltivatore? Come motivazione è stata addotta la volontà di ripristinare un percorso presente sulle mappe catastali di circa cent’anni or sono. Tutto ciò, nonostante il contadino si fosse preventivamente informato presso il Comune stesso e la Provincia per ottenere l’autorizzazione a costruire il pozzo, che dopo trentacinque anni è stato distrutto. Tanto è il tempo in cui è esistita la strada nel vigneto, prima di essere deviata.
Il contadino vorrà un indennizzo per i danni subiti finora e per quelli che avrà in futuro. Il suo legale chiede che si operi con maggior attenzione, anche se l’ufficio tecnico che ha ordinato l’intervento e la componente politica dell’amministrazione comunale sono entità diverse: danneggiando un coltivatore diretto si rischia di troncare sul nascere il futuro di un’azienda che avrebbe potuto portare benefici alla comunità.
È sempre bene, quindi, consultare le mappe catastali e informarsi bene prima di operare su un territorio, che si tratti di apportare novità o modifiche a situazioni approvate in precedenza.