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Come scegliere un mutuo
La tipologia di un mutuo ha in sé una serie di elementi prioritari che lo differenziano dagli altri presenti sul mercato. Tali elementi sono i cardini su cui viene impostato il contratto la cui specificità deriverà dal tasso d’interesse attribuito, dalla durata della stipula, dal tipo di garanzia ad esso associato. A sua volta in relazione all’entità del tasso che costituisce il prezzo dell’uso del capitale chiesto in prestito alle banche esistono diverse tipologie d’interesse.
Tra queste viene spesso erogato quello con un contratto a tasso fisso che sostanzialmente prevede per legge una rata invariabile utile e conveniente durante l’intera durata del prestito o quello con un contratto a tasso variabile che nello specifico consente agli istituiti creditizi di operare una libertà di stipula, andando a variare la rata del mutuo a seconda di alcuni stilemi economici e finanziari del momento. Senza dimenticare altre tipologia d’interesse, come il mutuo il cui tasso d’interesse stabilito può avere una formazione mista con l’utilizzo sia di un tasso fisso che di uno variabile o come il contratto con tasso d’ingresso che consente per un periodo iniziale di applicare un interesse decisamente ridotto per poi applicare l’usuale tasso fisso alla scadenza del periodo d’ingresso.
Tale varietà permette al richiedente di scegliere il tipo di mutuo che si avvicina maggiormente alle proprie esigenze economiche in virtù del famoso rimborso del prestito erogato. Ovviamente per poter scegliere in maniera oculata e responsabile il tipo di mutuo con la relativa tassazione di interessi occorre capire nel dettaglio che cosa sia il piano di ammortamento che viene spesso citato dagli istituti creditizi a garanzia delle loro operazioni finanziarie. Ecco allora che tale piano, utile per la definizione di un mutuo, non è altro che la modalità con cui il mutuo deve essere rimborsato. Laddove le quote sono crescenti per il capitale e decrescenti per gli interessi.
Fonte: sosmutui.com